Valpelline (Valle d’Aosta) / Nel regno della zuppa

Scritto da Maurizia Ghisoni | ottobre 10, 2015 0

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Fontina, verza e pane di segale sono la base di uno dei piatti simbolo della Valle d’Aosta, la Seuppa Vapellenèntze, difficilina da pronunciare se non si è dei luoghi, ma infinitamente buona e molto apprezzata quando il freddo comincia a  farsi sentire.

A darle i natali, una valletta solitaria, ai piedi della Dent d’Hèrens (gruppo Cervino), la Valpelline. Un piccolo eden naturale mosso da boschi, alpeggi e cime innevate, che sfocia nella Valle del Gran San Bernardo. E’ proprio qui, tra i focolari delle sue case di pietra grigia che, in epoche remote, le massaie inventarono una zuppa saporita e ristoratrice, utilizzando quello che la terra stagionalmente offriva.

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Ecco allora pochi ma ottimi ingredienti: verza di tipo riccia, le cui foglie croccanti hanno già ricevuto il battesimo delle prime gelate. Fontina Dop, prodotta e stagionata in alpeggio. Pane di segale raffermo. Un pane che, anticamente, veniva cotto una volta all’anno, nell’unico forno a legna del villaggio, con la partecipazione di tutti. Un vero e proprio rito collettivo, in cui le donne impastavano e gli uomini governavano il fuoco.

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Nonostante la semplicità degli ingredienti, la Seuppa Vapellenèntze non è affatto un piatto povero o poco nutriente. Tutt’altro! Per lungo tempo è stato il piatto della festa, quando attorno alla tavola si riuniva tutta la famiglia e poteva accadere che accanto a quello di segale si accompagnassero fette di pane bianco.

A fornire proteine ci pensava e ci pensa sempre la Fontina DOP, il formaggio per eccellenza della Valle d’Aosta, prodotto negli alpeggi più alti d’Europa, dove le mucche, d’estate, brucano erbe e fioriture strepitose e il loro latte conferisce al formaggio sentori e fragranze unici, che fanno la differenza anche in cucina.

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Se siamo riusciti a farvi venire l’acquolina, eccovi la ricetta della Seuppa Vapellenèntze, piccola semplice squistezza che, d’inverno, diventa grande sostanziosa pietanza, accompagnata magari ai corposi vini rossi della Valle, come Torrette o Arnad-Montjovet .

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Gli ingredienti (dosi per quattro persone);  * mezza verza di tipo riccia ; *200 grammi di Fontina DOP ;  * pane di segale e pane bianco raffermo (diversamente occorre tostarne le fette) ; * 50 grammi di burro ;  * mezzo litro di brodo di carne.

Preparazione : tagliare a fette i due tipi di pane ; pulire la verza, eliminando le foglie meno belle e le nervature più grosse e dure; lavarla e immergerla per alcuni minuti in acqua bollente salata ; tagliare la Fontina DOP a fette sottilissime (consigliata l’affettatrice); disporre sul fondo di una pirofila le fette di pane bianco alternandole a quelle di pane di segale, aggiungere uno strato di verza scottata e uno di Fontina; bagnare il tutto col brodo di carne e aggiungere il burro fatto fondere a puntino; infine, una punta di cannella in polvere, giusto per dare ancor più profumo. * cuocere sulla stufa a legna o su un fornello a gas finché il tutto non prende il bollore e poi infornare per 15 minuti circa nel forno caldo a 175 gradi. * Quando la zuppa inizia a gonfiarsi, è pronta per essere servita caldissima.

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