Padova (Veneto), che la festa cominci !

Scritto da Anna Brianese | novembre 26, 2018 0

Prato della Valle square, Padova (Padua), Veneto, Italy, Europe

Vi sembrerà curioso, cari amiche e amici, ma Padova, a detta dei suoi cittadini, è la città dei “senza”. Si parla della Basilica del Santo senza citarne il nome. Lo storico e meraviglioso Caffè Pedrocchi era considerato senza porte perché, fino agli inizi del secolo scorso, rimaneva aperto giorno e notte. E Prato della Valle, perla indiscussa della città, era un’ area paludosa, quindi senza erba!

Battute a parte, è proprio da quida Prato dea Vae, per dirla coi locali, che vogliamo partire in questa passeggiata prenatalizia, per andare scoperta di una città che invece ha tanti “con”, tante bellezze e tante cose buone che ne fanno uno dei luoghi d’arte più ricchi e affascinanti del Veneto.

Oggi, la piazza, coi suoi 88.620 metri quadrati di estensione è seconda in Europa soltanto alla piazza Rossa di Mosca ed è una location perfetta per eventi, concerti, manifestazioni di altissimo livello e anche del grande mercato settimanale del sabato nonché di quello dell’antiquariato la terza domenica del mese. A renderla unica e super scenografica è il canale Alicorno che la circonda, nelle cui acque si specchiano 78 statue di personaggi illustri. Al centro, l’isola Memmia aggiunge un tocco vezzoso, complici il verde e gli alberelli che la guarniscono.

Prato della Valle square, Padova (Padua), Veneto, Italy, Europe

Per 365 giorni l’anno, Prato della Valle è un luogo d’incontro per studenti, pittori in cerca d’ispirazione, runners, pattinatori che sfrecciano anche di sera lungo il nastro d’asfalto attorno alla centrale Isola Memmia, i cui alberelli rivestiti di lucine ci dicono che fino al 6 gennaio 2019, Padova diventa una Città di Stelle, contenitore scintillante di eventi e manifestazioni che animano non solo il centro storico ma anche gli altri quartieri.

Le luminarie a tema astrale promettono del resto bene e richiamano le stelle del cielo che Giotto dipinse nella meravigliosa Cappella degli Scrovegni.

Da Prato della Valle, la nostra passeggiata scorre tra le eleganti facciate dei palazzi fino alla Basilica di Santa Giustina, il luogo di culto più antico della città (V sec. d.C), uno dei monumenti religiosi più forti ed evocativi, che colpisce per la grandiosità del corpo di fabbrica in mattoni, per la corona di otto cupole e il campanile alto ben 84 metri.

A due passi, un’altra meraviglia: il Giardino dei Semplici, il più antico Orto Botanico universitario del mondo che l’Unesco non ha avuto esitazioni nell’inserire come bene culturale nella prestigiosa lista dei patrimoni dell’umanità. Nel suo spazio immenso (37mila mq), articolato in cinque serre, si compie un vero e proprio viaggio nel mondo vegetale, passando dalle condizioni ambientali più favorevoli a quelle più aspre, dalle zone temperate alla savana, dal deserto alla foresta tropicale.

Basilica of St. Anthony, Padova (Padua), Veneto, Italy, Europe

A poche centinaia di metri, ecco un altro simbolo della città: la Basilica di Sant’Antonio o meglio il Santo. Per raggiungerla da Prato della Valle basta accodarsi allo stuolo di pellegrini vocianti che riempie Via Belludi bordata di portici e negozi che vendono statuette, immagini sacre e i dolci del Santo farciti con marmellata di albicocche.

Ogni anno la Basilica accoglie più di sei milioni e mezzo di fedeli provenienti da tutto il mondo, un afflusso davvero eccezionale. Sulla piazza, tra bancarelle di souvenir e il monumento equestre al Gattamelata, opera di Donatello, pellegrini e turisti ammirano la facciata principale della Basilica. Ma per avere un’idea reale della complessità architettonica, vale la pena portarsi ai margini, alla sinistra dell’ingresso principale, dove l’edificio, iniziato nel 1232 pochi mesi dopo la morte di Sant’Antonio, appare in tutta la sua grandiosità e nel mosaico di stili: facciata romanica, archi gotici, cupole bizantine rivestite di piombo, campanili slanciati simili a minareti.

Basilica of St. Anthony, Padova (Padua), Veneto, Italy, Europe

Dalla Basilica ci portiamo verso il cuore della città, il Municipio con il grande albero di Natale incastonato tra due luoghi simbolo: lo storico Caffè Pedrocchi e Palazzo del Bo, sede dell’Università degli Studi, la più antica d’Italia dopo quella di Bologna. Qui l’atmosfera diventa magica e calda soprattutto al tramonto,  quando le luminarie esaltano le facciate dei palazzi e nell’aria si stemperano i cori delle goliardiche bicchierate post laurea:<<Dottore, dottore, dottore del buso del …>>. Padova è anche questo e certo non sarebbe la stessa senza lo squadrone degli studenti che ogni giorno la vivacizza e ne fa una città giovane.

Caffè Pedrocchi, Padova (Padua), Veneto, Italy, Europe

Una sosta allo storico Caffè Pedrocchi non ce la lasciamo certo sfuggire, gustando prima tutto il trionfo di marmi, colonne, capitelli dorati, specchi e velluti degli interni. I camerieri nel loro elegante gilet verde servono il pezzo forte del locale: il caffè alla menta, un espresso servito bollente in tazza grande, con un’emulsione di panna e menta e una spolveratina di cacao. Da gustare senza zuccherare e mescolare. Il piano terra, inaugurato nel 1831 e di proprietà del comune di Padova, comprende tre sale le cui tappezzerie, realizzate dopo l’Unità d’Italia, hanno i colori della bandiera. La sala rossa è quella centrale; la verde è aperta a chiunque voglia accomodarsi senza obbligo di consumazione; la bianca conserva ancora il foro del proiettile sparato durante i moti risorgimentali del 1848. Qui si sono dati ritrovo scrittori e intellettuali illustri, da Nievo a Stendhal, da Fusinato a D’Annunzio.

Caffè Pedrocchi, Padova (Padua), Veneto, Italy, Europe

Padova, dicevamo, si prepara al Natale e oltre a luminarie stellari offre tanti spazi a tema e un’atmosfera vibrante, che tradisce anche la vena buongustaia del suo territorio. Piazza Capitaniato, cuore pulsante fin dal medioevo, con le piazze dei Signori, della Frutta e delle Erbe, diventa, per esempio, location del bellissimo Mercatino di Artigianato Artistico, promosso dall’Associazione Arti Itineranti, con pregiati manufatti di oltre 50 espositori, che utilizzano materiali naturali come legno, cuoio, vetro, lana, feltro, ceramica e molto altro. A riscaldare il tutto, musica live e laboratori ludici per i più piccoli.

Trento 1334

In Piazza degli Eremitani torna invece il Villaggio Lappone con la casetta di Babbo Natale, un luogo magnetico che seduce non solo i più piccoli e invita a gustare il lato più dolce della festa. Mentre dall’8 dicembre al 6 gennaio, piazza Sartori diventa il Villaggio degli Elfi e delle Fate, con pista di pattinaggio su ghiaccio, punti ristoro e mini parco sportivo invernale. E poi, tra i tanti, anche il mercatino Natale in via Umberto I e la rodatissima rassegna Presepiando con gli storici presepi artigianali in mostra nelle vetrine dei negozi di via del Santo.

Palazzo della Ragione, Padova  (Padua), Veneto, Italy, Europe

Ma, in attesa delle feste, inizia anche la ricerca di quei prodotti che sulle tavole dei padovani non possono mancare e vedono massaie e gourmet sguinzagliati tra i banchi e le antiche botteghe dei mercati di Piazza della Frutta e Piazza delle Erbe, proprio ai piedi dell’imponente Palazzo della Ragione. Prodotti d’eccellenza come il prosciutto crudo di Montagnana, il salame tradizionale, la sopressa e il coeghin (cotechino); la celebre gallina padovana; il prosciutto di petto d’oca, le carni per il gran bollito accompagnato da salsa kren; gli sfilacci e la bresaola di cavallo; la carne di musso (l’asino), l’olio, il miele, le confetture e il brodo di giuggiole di Arquà Petrarca. E poi, i dolci come la Pazientina, una torta a strati sormontata da larghi e sottili nastri di cioccolato. Senza, naturalmente, nulla togliere agli immancabili pandori e panettoni artigianali.

Sottosalone food market, Padova (Padua), Veneto, Italy, Europe

Prima di pranzo e di cena, nei bar delle piazze si consuma, inossidabile, il rito dello spritz, un aperitivo generalmente preparato con Prosecco, acqua minerale gassata e Bitter. Lo si accompagna a un buon tramezzino farcito o con un panino imbottito di porchetta. Popolarissimi sono il Bar degli Osei e il chiosco ambulante la Folperia, entrambi in Piazza della Frutta. Quest’ultimo si trova nel Canton de le busie (angolo delle bugie) dove un tempo i mercanti discutevano di affari ed è il tempio dello street food, dal tardo pomeriggio, serve polpette di pesce, baccalà mantecato, pesciolini fritti, scampi in saor e folpetti (piccoli polipi) generosamente conditi con una salsa verde e con la simpatia dei gestori.

Spritz, Bar dagli Osei, Fruits Square, Padova (Padua), Italy, Europe

Questa full immersion nello stile di vita dei padovani è sicuramente la miglior compagna nella scoperta delle molte altre bellezze artistiche e monumentali della città, di cui vi diamo sotto una piccola guida insieme ad alcune dritte per organizzare al meglio la vostra visita .

Da vedere: 

Cappella degli Scrovegni e Musei Civici Eremitani  in piazza Eremitani 8;

Battistero del Duomo in piazza Duomo;

Palazzo della Ragione ingresso dalla gradinata di piazza Erbe;

Palazzo del Bo sede storica dell’Università, via VIII Febbraio;

Caffè Pedrocchi via VIII Febbraio 15;

Orto Botanico e Giardino della Biodiversità via dell’Orto Botanico;

La Specola  viale dell’Osservatorio 5;

Basilica del Santo piazza dl Santo;

Basilica di Santa Giustina via G. Ferrari 2/a;

Parcheggio  Comodo ed economico è quello di piazza Yitzhak Rabin, a fianco di Prato della Valle;

Consigliabile munirsi anche di Padova Card valida 48 o 72 ore (costo rispettivo, 16 e 21 euro) per un adulto e un ragazzo fino a 14 anni, che dà diritto all’ingresso gratuito o scontato a buona parte dei musei e delle attrazioni principali nonché all’utilizzo dei mezzi pubblici.

Link utili:  Turismo Padova        Natale a Padova-Una città di stelle

Post correlati:  Buona e bella Gallina Padovana

                            Amici della Buona Terra

POST SUCCESSIVO Orange Wine, il nuovo colore del bianco
POST PRECEDENTE Piemonte/ Langhe d'autunno