Lucca, quattro passi tra garbo e bellezza

Scritto da Maurizia Ghisoni | novembre 18, 2016 0

Ho frequentato Lucca a lungo, per lavoro e per piacere, e fin dalla prima volta che l’ho vista, mi è venuto spontaneo paragonarla a una donna bella, bellissima, piena di garbo e raffinatezza.

Una di quelle donne tranquille e riservate, che della discrezione fanno un punto di forza, lasciando ai visitatori il piacere di scoprirla a poco a poco, assaporando in ogni angolo un pezzetto della sua storia e delle sue virtù.

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A offrirne il primo colpo d’occhio sono le Mura cinquecentesche, alte, possenti, perfettamente conservate, intervallate da porte e baluardi maestosi. Sono uno dei ritrovi preferiti dai lucchesi, involucro spettacolare di un centro storico che non è da meno, mosso da strade e piazze con torri medievali, palazzi e chiese di tutte le epoche, giardini segreti, caffè che trasudano storia e botteghe che hanno vinto la sfida della globalizzazione.

Uno dei punti di partenza utili a dare una buona visione d’insieme della città è piazza Napoleone, ariosa nel suo impianto ottocentesco, bordata di platani e colorata da una giostrina retrò coi cavallini dipinti. Sul lato ovest, troneggia l’ex residenza della sorella di Napoleone, Elisa Baciocchi, col suo bel gioco di cortili e sale riccamente decorate.

Puntando a est, verso il tratto meridionale delle Mura, si arriva velocemente alla Cattedrale di San Martino, imponente e bellissima nelle sue linee romaniche, dedicata al patrono della città. Trovo che gli interni, a tre navate, avvolti dalla penombra, sprigionino un fascino magnetico, complici tesori d’arte, come il Sarcofago in marmo bianco di Carrara della nobildonna Ilaria del Carretto, opera di Jacopo della Quercia e il Tempietto del Volto Santo, con un grande Crocifisso ligneo dai tratti forti, primitivi.

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Proseguendo per via del Battistero, si guadagna in pochi minuti un’altra delle chiese simbolo di Lucca, San Michele in Foro, in candido calcare, che inonda la piazza di una luce calda e diffusa. La facciata, metà romanica e metà gotica, costringe tutti naso all’ insù per ammirare la grande statua in bronzo di San Michele che uccide un drago.

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Quattro passi, un paio di isolati, ed ecco piazza Cittadella, con il monumento a Giacomo Puccini, il lucchese più famoso al mondo, raffigurato con un’aria trasognata, seduto su una sedia e l’inseparabile sigaro tra le dita. Nell’attigua Corte San Lorenzo, c’è la sua Casa Natale, riaperta al pubblico dopo un accurato restauro, piena di cimeli e memorie: documenti, carteggi, foto di famiglia, abiti, mobili e il pianoforte su cui il maestro compose la Turandot.

Puntando su via Fillungo, l’arteria centrale lunga lunga stretta stretta, come dice il nome, ci si immerge nel cuore commerciale di Lucca. La via è orlata di negozi eleganti, molti dei quali monomarca, botteghe tradizionali, caffè e localini.

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All’angolo con via Arancio, ci si può invece concedere un viaggio tutto in verticale sulla bellissima Torre delle Ore, rossa di mattoni e perfettamente conservata, superstite, con la vicina Guinigi, di quelle circa 130 torri che, nel medioevo, facevano di Lucca una delle città più turrite d’Europa. I suoi 224 gradini in legno -la torre è alta 50 metri- portano sotto il grande orologio settecentesco, collegato alla campane e regalano un panorama strepitoso sulla città, le colline del Compitese e di Montecarlo, i contrafforti dell’Appennino e delle Alpi Apuane.

A poche decine di metri, la Torre Guinigi (scala in ferro, 227 gradini) schiude sulla sommità un giardino di lecci secolari: un bellissimo pennacchio verde divenuto a buon titolo uno dei simboli cittadini.

Percorrendo tutta via Fillungo verso est, si scorre tangenti alla chiesa romanica di San Frediano, di cui colpisce lo splendido mosaico bizantino nella parte alta della facciata.

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Ancora pochi passi ed ecco l’ennesima meraviglia: l’ovale perfetto di piazza dell’Anfiteatro, orlata di casette color pastello, costruite proprio sui gradoni di un’antica arena romana.

 

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La piazza è contornata da caffè coi tavolini all’aperto, negozietti curiosi, botteghe di piccolo artigianato e souvenir, e nella bella stagione ospita spettacoli, installazioni artistiche, feste tradizionali, concerti e altre manifestazioni culturali.

Link utili:  Turismo Lucca

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