Cortina d’Ampezzo (Bl), è qui la festa ! –

Scritto da Maurizia Ghisoni | dicembre 10, 2014 0

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Più inossidabile che mai, a Cortina, il binomio mondanità – sport d’alta montagna, binomio che le è valso il titolo di Regina delle Dolomiti.  E non a torto, perché, se madre natura è stata generosa nel metterla al centro di una conca ricoperta di prati e boschi e contornata da vette spettacolari, lei, Cortina, ci ha messo anche tanto di suo nel costruirsi una tradizione di eleganza, sport, ospitalità e vivacità. Elementi che l’hanno resa una numero uno del turismo d’alta quota.

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Eccola, allora, questa regina che, tutti gli anni, spalanca le porte a turisti da ogni angolo di mondo, che vengono non solo per sciare e ammirare le vette ampezzane, ma anche per prendere parte alla sua dolce vita, fatta sì di eventi sportivi e mondani, ma anche di piccoli e piacevoli riti quotidiani.

Primo fra tutti, la passeggiata di metà pomeriggio, dopo lo sci, sul centralissimo Corso Italia, l’arteria pedonale che taglia il centro da nord a sud, dove si va per vedere ed essere visti e che, tra gennaio e febbraio, ospita la mostra delle sculture di ghiaccio, con candidi blocchi disseminati lungo il passeggio, le cui forme curiose e spettacolari non mancano mai di stupire grandi e piccini.

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Sul corso affacciano antiche dimore con le facciate dipinte, negozi eleganti, boutiques con le firme più esclusive del made in Italy, gallerie d’arte e d’antiquariato, caffè, enoteche. E i monumenti, che sono il simbolo stesso di Cortina: la chiesa parrocchiale  dei Santi Filippo e Paolo, di fondazione duecentesca, ma riedificata nella seconda metà del Settecento, che conserva un tabernacolo ligneo barocco e una pregevole pala seicentesca dipinta dall’artista Antonio Zanchi.

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O appena discosta, la Casa delle Regole, chiamata in ladino, lingua originaria di queste valli, “Ciasa de ra Regoles”, un edificio ottocentesco sede della Comunità Ampezzana, con all’interno il Museo delle Regole che ne documenta l’arte, il folclore, l’artigianato. Il Museo Paleontologico, con la più importante raccolta di fossili delle Dolomiti. E la Pinacoteca d’Arte Contemporanea, con opere di Morandi, Sironi, De Chirico, Vedova, Guttuso, De Pisis e altri insigni maestri.

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Irrinunciabile, anche un giro di shopping o una semplice perlustratina ai reparti della Cooperativa di Cortina, all’estremità sud di Corso Italia, negozio storico su diversi piani, dove c’è un po’ di tutto, dal cibo ai libri, dall’abbigliamento alla biancheria per la casa. Al piano rialzato, c’è il reparto alimentari, dove si possono trovare la tipica puccia, il pane secco di segale; lo speck; salami e salsicce di capriolo e camoscio; ragù di selvaggina e cinghiale; paté di verdure da spalmare su crostini e bruschette; funghi sott’olio, salse naturali alla menta e al mirtillo da accompagnare all’arrosto di agnello o capretto; confetture, frutta sotto spirito e la tradizionalissima grappa al cumino.

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Altro inossidabile rito cortinese è l’aperitivo del tardo pomeriggio, ai tavolini del bar dell’Hotel de la Poste, dove trionfano i cocktail di Antonio Di Franco, il barman più famoso delle Alpi, secondo i bene informati, inventore del Puccini, succo di mandarino fresco e champagne; del Cremlino, versione invernale del precedente con vodka al posto dello champagne, e di molti altri cocktail che hanno conquistato capi di stato e di governo, re e regine, finanzieri e imprenditori, star del cinema e dello spettacolo.

O al bancone in legno massiccio, un tempo, tavolo da lavoro di un falegname, dell’Enoteca, su via del Mercato, tempio di bianchi Riesling e Chardonnay, accompagnati da speck, stuzzichini e squisiti tramezzini.

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O ancora, tra gli interni colorati e frizzanti del bar La Suite, proprio sotto il campanile, dove attorno a un rosso Spritz, il tipico aperitivo del nord-est italiano, si parla dei fuoripista più entusiasmanti e si commentano i grandi eventi dell’inverno ampezzano, a cominciare dalle gare di Coppa del Mondo di Sci Alpino Femminile, a gennaio; dal Campionato Italiano  di Curling e dalla Gran Sci di Fondo Cortina Dobbiaco di febbraio, o del Cortina Winter Polo, l’annuale torneo di polo sulla neve, che si svolge, tra febbraio e marzo, sulla superficie ghiacciata del lago di Misurina.

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All’ora di cena, si va infine per ristoranti. Chi ama tranquillità assoluta, ambienti esclusivi e piatti molto ricercati, sceglie il Tivoli, sulla strada per il Passo Falzarego, a un tiro di schioppo dal centro di Cortina. Chi, invece, desidera mescolarsi alla gente, gustare atmosfere montanare e specialità del territorio, punta su chalet accoglienti, come il Piè Tofana, incorniciato dai boschi e sovrastato dalla montagna omonima o la Baita Fraina, alle pendici del Faloria. Oppure, su un impareggiabile covo per buongustai, come il Toula, ricavato in un vecchio fienile.

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Link utile:  Cortina Turismo       

Cortina d’Ampezzo (Belluno) è raggiungibile in auto con l’autostrada A27 da sud, uscita Belluno e la A22 da nord, uscita Bressanone. La stazione ferroviaria più vicina, distante circa 35 km, è Calalzo di Cadore. L’aeroporto internazionale di riferimento è il Marco Polo a Venezia; scali minori che la rendono raggiungibile sono quelli di Verona, Treviso, Bergamo, Milano, Bologna. Disponibili anche comodi transfer in elicottero con la compagnia Elifriulia .

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