Americhe Latine, un continente da favola

Scritto da Redazione | gennaio 24, 2019 0

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Dici America Latina e subito immagini stereotipate affiorano alla mente più veloci della luce. Luoghi comuni , percezioni deformate in cui tutti, chi più chi meno, siamo cristallizzati e che le grandi distanze, le cronache sommarie, il pressapochismo  imperante non aiutano a superare e a far comprendere che l’America Latina (termine inventato dagli europei) è in realtà un subcontinente con mezzo miliardo di abitanti, un territorio che è cento, mille, diecimila territori; un caleidoscopio di lingue che va abbondantemente aldilà dello spagnolo e del portoghese; un volume di storie, culture, tradizioni, stili di vita che, dati due punti fissi, Tijuana a nord e Ushuaia a sud,  non possiamo neppure immaginare.

Un subcontinente con tante di quelle mezze tinte e diversità che, prima di tutto, si dovrebbe parlare di Americhe Latine e si dovrebbe iniziare a conoscerlo in maniera meno deformata, come può aiutarci a fare Un Continente da favola, il recente volume edito da Rosenberg&Sellier, in cui due giornalisti di rango come Gabriella Saba e Alfredo Somoza ci offrono un viaggio denso di contenuti e suggestioni attraverso quel subcontinente che per decenni hanno girato e scandagliato, cercando di capirlo ancor prima di giudicarlo.

Come scrive Bruno Arpaia nell’ introduzione, ‘Gabriella Saba e Alfredo Somoza sono tra i pochi ad aver consumato molte suole in quelle Americhe, ad averle percorse in lungo e in largo studiandone la storia e le storie, leggendo i giornali, vivendole a fondo e cercando di catturare ciò che si muove sotto la superficie’. In assenza totale di paraocchi e preconcetti. Da questo loro lungo lavoro, svolto con amore e acume certosino, escono trenta storie-cameo, scandite da quattro capitoli il cui titolo è da solo un programma.

La ricca galleria di personaggi, indagati e trasposti con sagace penna di giornalista, ‘abbraccia e intreccia presente e passato, ribellioni e dittature, arte e politica, corsari e predicatori, uomini e donne’. Alcuni personaggi sono noti anche da noi, come l’amatissimo ex presidente dell’Uruguay Pepe Mujica; il padre del tango-canciòn argentino Carlos Gardel; il martire per l’ambiente Chico Mendes o il brigante per giusta causa Pancho Villa.

Altri, forse i più, sono sconosciuti o quasi, pur avendo giocato partite cruciali nei loro paesi. Come il peruviano Abimael Guzman, coltissimo insegnante di filosofia, fondatore del sanguinario Sendero Luminoso. Oppure Josè Martì, autore della famosissima Guantanamera e ispiratore dell’indipendenza cubana. Il visionario sindaco di Bogotà (Colombia) Antanas Mokus, tipo assolutamente sopra le righe e fuori dagli schemi che, nell’ incredulità generale, ha trasformato una città caotica, sporca e violenta in un luogo vivibile, al passo coi tempi. O ancora, Juana Azurduy, eroina dell’indipendenza delle colonie americane dalla Spagna, prima donna ad aver ottenuto gradi militari per merito nel combattimento. E di contraltare, Rosario Murillo detta La Bruja (la strega), moglie di Daniel Ortega presidente del Nicaragua nonché suo vicepresidente, considerata l’anima nera della dittatura.

Tra i tanti pregi di questo libro, c’è anche quello dell’assoluta indipendenza di una storia dall’ altra, ciascuna vive e vibra di energia propria, come tante strade parallele, il che lascia libero il lettore di scegliere quel che più lo incuriosisce e lo intriga. Perché, come in ogni contesto da favola, i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo; storie di eroi e personaggi infami percorrono e scuotono l’anima di questo subcontinente, tracciando un ordito che sfugge ai vecchi e logori luoghi comuni, per trasporcelo in una veste più vicina al reale e soprattutto più ricca di sfumature e domande che ancora attendono risposta.

Un continente da favola – Trenta leggendarie storie latinoamericane

Autori: Gabriella Saba, Alfredo Somoza  Ed. Rosenberg&Sellier    Torino   Pagine 184    prezzo  16 euro

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